mercoledì 31 marzo 2010

Come creare una pagina di vendita per vendere il tuo prodotto online

Report estratto dall'Ebook: I Segreti del Copywriting di Josè Scafarelli

La struttura della pagina di vendita

Se le parole possono portare una persona alla felicità o alla disperazione, figuriamoci se non sono in grado di indurre un visitatore a scaricare il tuo ebook!

In effetti, certe parole hanno una forte influenza sul
subconscio delle persone, sia in senso positivo che in senso
negativo: una singola parola può infastidirmi talmente tanto

che posso decidere di cambiare subito pagina Web, mentre
altre, possono suscitare in me delle emozioni tali che mi
indurranno a proseguire nella lettura.

Per fortuna i più grandi copywriter hanno già individuato
quali sono queste parole e in I Segreti del Copywriting le ho
scritte e analizzate una per una. Ma questa non è la sede

opportuna per approfondire un simile argomento. In questo
report voglio fornirti soltanto uno strumento meccanico che ti
consentirà di azionare quello che io definisco il Flusso della

pagina di vendita, cioè quella sequenza che non va mai
interrotta dalla cima al fondo della salespage, ovvero della
lettera di vendita.

Titolo




Sottotitolo (gancio)


Da: [inserisci qui il tuo nome]


Data: [data di oggi]


Presentazione - empatia.


Introduzione al prodotto:


e-cover


Benefici e caratteristiche


testimonial


Riassunto conciso dei commenti.


Bonus


Garanzia


Call to Action


Persuadi il cliente ad acquistare adesso. Includi qui il modulo di acquisto.


Privacy Responsabilità legali


Questa è la struttura che troverai sempre in ogni pagina di
vendita professionale. È ovvio che ci sono moltissime
varianti e quindi in apparenza potranno sembrarti diverse le

une dalle altre. Ma, se vai ad analizzarle a fondo
componendole pezzo per pezzo, finirai per collimare sempre
con le medesime linee guida.

In questo schema, ad esempio, non ho menzionato l’header:
come spiego in modo dettagliato in I segreti del
Copywriting, tale elemento ha motivo di esistere soltanto in
specifiche occasioni.

L’header è fondamentale in determinate pagine, mentre è
dannosissima in altre situazioni. In Italia, ho notato che è uno
degli errori più frequenti che commettono gli info-marketer.

Ovviamente, nello stesso e-book spiego anche che cosa è
l’header!

Dopo l’header viene il Titolo (molti usano anche il pretitolo):
talmente vitale che è stato dimostrato che addirittura
il solo cambiamento del titolo può determinare una

variazione nella conversione del 300%! Proprio perché è così
importante, ho dedicato un intero capitolo dell’ebook soltanto
a questo elemento della salespage. In particolare, ti consiglio

di fare molta attenzione alla tecnica delle tre molle mentali.
Consiglio di incredibile efficacia.

Al titolo segue il sottotitolo che deve assolvere due funzioni
basilari. Una di esse è che deve fungere da gancio tra il titolo
e il resto della lettera. E ciò al fine di garantire quel flusso

ininterrotto di cui ti ho parlato prima. Guarda qui un ottimo
esempio di titolo usato nella pagina di vendita del mio e-book
I Segreti del Copywriting:


Dopo aver inserito l’header – a seconda dei casi – il pre-titolo
(opzionale) il titolo (sempre) e il sottotitolo (sempre), viene il
momento di farsi conoscere.

Per quanto riguarda la data, è importante dare l’idea che il
sito sia aggiornato. Pertanto, consiglio l’uso di una strategia
che consenta di disporre sempre della data odierna sulla

pagina. È una semplice linea di codice di programmazione –
lo fornisco nell’ebook – che ha una grandissima efficacia.
Dopo aver indicato il tuo nome e la data odierna, inizia una

delle fasi più delicate dell’intera pagina di vendita. Da questo
momento, l’obiettivo diventa creare una relazione empatica
con il visitatore.

Non spaventarti se ogni tanto uso dei termini che non ti sono
troppo familiari: mentre leggerai l’e-book, potrai constatare
che ogni dettaglio viene spiegato in modo semplice e

minuzioso. Anche per il concetto di empatia è così.
Mentre stai creando empatia, devi iniziare ad introdurre il
problema che risolve il tuo prodotto e la soluzione che

proponi per questa cosa. Non è proprio così semplice come te
la sto facendo qui adesso ma, per ora, ci interessa solo
ricevere un’infarinatura generale. Ogni dettaglio lo

comprenderai – al meglio – mentre leggerai l’e-book.
Dopo che avrai esposto la storia che ti ha portato a trovare la
soluzione al problema, dovrai presentare il tuo USP.

USP significa Unique Selling Proposition, cioè Proposta di
vendita unica. In pratica, fai una dichiarazione di unicità.
Dai, cioè, una soluzione “originale” al problema.

In altre parole: cosa rende il tuo prodotto unico? Se non sai
rispondere a questa domanda – come le altre che ti ho
indicato nell’ebook – sei un dilettante allo sbaraglio e questa

cosa ti porrebbe in uno stato di inferiorità, rispetto ai tuoi
concorrenti.

In fondo, è proprio questo il concetto alla base del
copywriting: chi è a conoscenza dei segreti, è in grado di
sbaragliare la concorrenza anche di chi offre prezzi migliori o

prodotti migliori! Chi, come te, ha avuto l’intelligenza e la
fortuna di capirlo, non avrà problemi!

Una volta catturata l’attenzione con un bel titolo, dopo che
con il sottotitolo hai portato a leggere la tua presentazione,
dopo che con questa hai creato empatia con il lettore e dopo

che hai presentato la tua USP, puoi passare a far sfoggio dei
tuoi testimonial.

Ti posso assicurare che le testimonianze sono fondamentali:
se gestite in un certo modo, possono fare la differenza. Non
tutti sanno, però, cosa devono dire precisamente i

testimonial! Così come pochi sanno come rendere credibile
ciò che dicono! Sono cose di tale importanza che non
possono essere trascurate in una pagina di vendita.

È per questo che ho dedicato molto spazio anche a questo
argomento, come potrai vedere. Se penso che oggi, in Italia,
ancora molti si concedono il lusso di non adoperarli… non

hai idea di quanti anni luce sarai davanti a loro quando avrai
finito di studiare l’e-book!

Guarda, per esempio, questa testimonianza di un noto infomarketer.
Non so se lo conosci…


Per quanto attiene ai bonus, vale lo stesso discorso dei
testimonial: sono armi fortissime a disposizione del
copywriter. Ma bisogna saperle maneggiare. Come delle vere

e proprie armi, possono essere pericolose, se non si sa come
farlo! Quanti bonus offrire? Uno, due, pochi, molti? O
meglio nessuno? Come avrai intuito, io sono favorevolissimo

all’uso dei bonus, ma può capitare di non averne a
disposizione da offrire. Proprio per questo, devi sapere che
esiste una tecnica che consente di usare la mancanza di bonus

come un’arma a favore. In pratica è come rigirare un
frittatone!

E la garanzia? Anche per la garanzia ci sono delle regole
precise da rispettare per non ingenerare sfiducia nel
visitatore. Ovviamente, le trovi sempre nell’e-book I Segreti

del Copywriting. Dal punto di vista grafico, a me piace
molto una garanzia impostata “stile pergamena”, come
nell’esempio qui di seguito, tratto sempre da Autostima.net



Dopo la garanzia, è il momento di un altro punto cruciale
della salespage: la call to action, la “chiamata all’azione”. È
una fase delicatissima, poiché è qui che si decide la vendita:

se qui non sei delicato e se non fai estrema attenzione ad
applicare tutte le regole, finisci per fare inesorabilmente zero
vendite!

Improvvisare in questo punto della salespage è come andare a
combattere una guerra con una fionda, contro un nemico
armato fino ai denti. Dopo la call to action, non dimenticare

di mettere il pulsante per il pagamento! Credo che, però,
questo dettaglio non sfuggirà a nessuno…
Termino qui l’analisi dello schema della pagina di vendita,

sebbene dopo il pulsante di pagamento, vi siano delle
strategie (forse le più potenti) che vanno applicate e che per
non dilungarmi, ometto di riportare.

In I Segreti del Copywriting ho anche minuziosamente
spiegato come sfruttare queste conoscenze per guadagnare
online, nonostante non si possieda un prodotto.

Fai però attenzione. Non considerare una pagina di vendita
come uno spezzatino: io in questo report ti ho fatto
un’analisi, quindi ho diviso tutto in diverse sezioni, ma la

salespage deve essere intesa come un unico flusso, un
torrente che trascina il visitatore dalla sorgente alla sua foce.
Se sei come me, amerai l’esempio della sinfonia: non è la

stessa cosa suonare una sinfonia e prendere le stesse note e
suonarle a casaccio. C’è un ordine, un equilibrio, una
dolcezza, senza forzature.

Oltre a queste regole c’è da dire anche che in alcune parole,
così come diceva Freud, c’è magia, e noi copywriter
dobbiamo far uso di queste parole.

Che sensazione hai provato quando nella pagina precedente
hai letto “se sei come me…”? Questo è un esempio delle frasi
magiche da usare in una lettera di vendita. E qui c’è una cosa

per te: ogni uomo, donna, bambino o scimpanzé, può
applicare i segreti del copywriting, una volta che li ha letti.
STOP! Hai notato “…qui c’è una cosa per te”? Questa è

un’altra frase magica, così come “STOP” ha una forza
strepitosa su un lettore!

Credo che adesso ti sia chiaro quanto è importante conoscere
i segreti del copywriting e quanto è fondamentale applicarli
nel proprio business online.

Sono certo che ti divertirai moltissimo a leggere “I segreti del
copywriting”, almeno quanto mi sono divertito io a scriverlo!
Prima di salutarci, voglio dirti un’ultima cosa. I segreti del

copywriting sono molto potenti, sono una vera e propria
responsabilità. Non abusarne. Non approfittare dell’arma che
hai a disposizione per dare prodotti scadenti a clienti
fiduciosi.

Ricorda il principio base che deve regolare tutto il mondo
dell’info-marketing: puoi chiedere qualsiasi prezzo per il tuo
prodotto, a patto che il valore che offri in cambio di quei
soldi sia di gran lunga maggiore.

Stavolta è veramente tutto. Ti auguro di far fruttare al meglio
I Segreti del Copywriting.

Autore: Josè Scafarelli

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